anima leggera

Certo che la gente è veramente assurda!
Pensa che l'intero mondo ruoti intorno a loro, che possano fare il buono ed il cattivo tempo; che siano padroni di comparire e scomparire nella vita altrui, infischiandosene totalmente delle conseguenze. E questo proprio, io non posso accettarlo.
Non posso accettare che lui abbia costantemente delle attenuanti, quando sotto quella maschera da vittima perbenista, in realtà si nasconde solo, un vigliacco insicuro, che vuole che le cose vadano a modo proprio, ma lascia agli altri, compiti ed incombenze, salvo poi naturalmente lamentarsi dei risultati.
Lui, che vuole il premio oscar per aver messo sotto sopra la sua vita, essendo stato praticamente costretto, dopo i propri molteplici errori e dopo le mille leggerezze commesse. Lui, che viveva in un mondo fatto di insicurezze, di ipocrisia, dove non esisteva gioia, amore, felicità, passione. Dove l'unica cosa vera ero io, incerta, fragile, piena di difetti ma autentica, più di quanto potesse anche solo immaginare.
Lo stesso lui che si chiede come ha fatto ad innorarsi di me oggi, che mi ha distrutta e fatta a pezzi, minando il mio già molto precario equilibrio, a causa delle sue eterne insicurezze. Ed a causa della sua vigliaccheria, ha distrutto la cosa più bella che ci fosse capitata.
Ed adesso, naturalmente, da buon vigliacco che non è in gradi di farsi un esame di coscienza, è a me, che da la colpa. Io non l'ho amato abbastanza.
E le sue parole sono come coltellate nell'anima.
Estreme, dolorose ed inaspettate.
Io che ho fatto di tutto per lui.
Troppo facile dar la colpa agli altri, per non prendersi le proprie responsabilità, e non dover essere costretto ad accettare di aver perso per sempre, chi dice di amare.
E invece no, porca miseria. Mi auguro che questa verità,gli piombi improvvisamente nella testa e non lo abbandoni più per il resto dei suoi giorni.
E io nel frattempo voglio solo ricominciare a vivere. A ridere. Ad amare con la leggerezza dell'anima e la gioia con cui dovrebbe essere.